Questa importante strada fu percorsa da condottieri e santi, come Annibale e San Benedetto. Si tratta della strada più antica, lunga 216 chilometri, che collegava Roma alla città di Casilinum (Capua), utilizzata dai Romani per l'espansione verso sud e percorsa proprio per raggiungere e sconfiggere la popolazione sannita che qui abitava.
Nel corso dei secoli il percorso si arricchì di abbazie, castelli e rocche fortificate. L'antica arteria, indispensabile per attraversare il Lazio meridionale più interno, è stata una via di collegamento e come tale è stata utilizzata non soltanto dagli eserciti e dai mercanti ma anche da monaci e uomini di chiesa come San Benedetto da Norcia, che la percorreva per raggiungere i luoghi sacri e le abbazie cistercensi che avevano il loro centro di riferimento nel monastero di Montecassino.
Per tale motivo oggi Arpino è una delle sedici tappe del Cammino di San Benedetto, il percorso che collega i luoghi battuti dal santo umbro che si muoveva dalla sua città natale verso il luogo dove edificò la prima abbazia cistercense.