L’intera zona si è andata configurando nel tempo come un vero e proprio quartiere operaio ai margini del centro abitato, assumendo così il caratteristico toponimo di Borgonuovo.
Nel 1873 la torinese Società delle Cartiere Meridionali rilevò l’azienda di Sorvillo. Nel 1908 la Società acquistò, tra gli altri, anche i locali limitrofi della Cartiera del Fibreno e nel 1930 quelli dell’ex-lanificio e cartiera di Carnello. Tutte le fabbriche situate nel territorio di isola del Liri e di Sora di proprietà dell’azienda furono ampliate, adattate alle nuove esigenze della produzione e collegate tra loro da linee ferrate interne, raccordate alla stazione ferroviaria di Isola del Liri. I “trenini” per il trasporto di materiale e persone correvano lungo piccole rotaie, che attraversavano su ponti di ferro anche il fiume Fibreno. Nei primi decenni del secolo l’azienda divenne la maggiore industria del frusinate e una delle maggiori nel settore nazionale della carta, esportando i suoi prodotti anche in Inghilterra, Francia e Oriente.
Nonostante le vastissime dimensioni della cartiera, sono ancora oggi individuabili al suo interno alcuni edifici isolati o piccoli complessi di edifici, risalenti al nucleo della fabbrica primitiva e al suo accrescimento fino ai primi decenni dello scorso secolo. Appartengono, infatti, alla prima fase di costruzione della Cartiera del Liri l’attuale palazzina degli uffici, la cappella dalle forme neogotiche e l’ex-edificio della “stracceria”. All’ampliamento immediatamente successivo all’acquisizione dell’azienda da parte della Società delle Cartiere Meridionali sono relativi gli edifici che ne delimitano l’attuale ingresso: i monumentali propilei, sovrastati da un grande arco, utilizzati per attività di portineria, asilo e infermeria. Alla medesima fase di ampliamento appartengono i capannoni industriali dell’officina, del deposito e della rimessa della locomotiva.